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Gazira Babeli è un'artista che vive e lavora nel mondo virtuale di Second Life, un universo 3D in rete interamente costruito e posseduto dai suoi residenti. In quasi due anni di attività, Gazira Babeli ha dato vita a un'opera molto vasta, che mette in discussione il mondo in cui vive e che ha saputo creare un immaginario così solido e riconoscibile da far entrare il suo nome nel linguaggio corrente di Second Life. L'artista agisce come un virus, scatenando terremoti, tornado e tempeste di immagini, deformando il corpo degli altri residenti e costruendo macchine metaforiche; divinità capricciosa, è lei stessa un'opera d'arte, un "costrutto identitario" che scrive con abilità il proprio mito. Questa monografia ne ripercorre la vicenda, soffermandosi sui momenti fondamentali del suo lavoro, e analizzandolo grazie al contributo di autori quali Mario Gerosa, Domenico Quaranta e gli americani Patrick Lichty e Alan Sondheim.
